Leader talebani difende le esecuzioni, 'sono parte della Sharia'

2025-04-14 IDOPRESS

Il leader supremo dei talebani,

Hibatullah Akhundzada,ha difeso la recente esecuzione di

quattro uomini condannati per omicidio,definendo le pene

essenziali per l'attuazione della Sharia,la legge islamica. Lo

scrive Afghanistan Times,precisando che in un raro messaggio

audio pubblicato oggi,Akhundzada ha affermato che "nessun

comandamento dell'Islam dovrebbe rimanere incompiuto",facendo

riferimento alle recenti esecuzioni.


"Siamo felici che ci venga tagliata la testa,ma non lo

saremo se la Sharia non verrà applicata",ha poi aggiunto,

riporta Afghanistan International,una stazione televisiva di

notizie e attualità con sede a Londra

Poi Akhundzada ha criticato la comunità internazionale,in

particolare i Paesi occidentali,per essersi opposti alla rigida

interpretazione della legge islamica da parte dei talebani.


Nonostante le pressioni,ha giurato che avrebbe continuato a far

rispettare la sua scelta politico-religiosa,anche con mezzi

coercitivi. "In passato,le parole venivano pronunciate senza

usare la forza. Ora è una questione di legge: che qualcuno la

accetti o no,la imporremo con la forza",ha avvertito.


Le Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani si

sono opposte alle esecuzioni. "Siamo sconvolti",ha scritto

l'ufficio Onu per i diritti umani su X,esortando "le autorità

de facto in Afghanistan a imporre una moratoria alla pena di

morte".


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