2025-06-23 IDOPRESS

Sono salite di oltre il 4% le
quotazioni del greggio sui mercati asiatici,con gli investitori
che guardano ad un ulteriore inasprimento del conflitto in Medio
Oriente,e la possibile chiusura dello Stretto di Hormuz - che
collega il Golfo Persico con l'oceano indiano,dal quale
transita oltre il 20% del petrolio a livello mondiale. I prezzi
sono schizzati nei primi scambi lunedì,dopo la decisione degli
Stati Uniti di sostenere Israele con il bombardamento dei siti
nucleari iraniani. Il Brent sul mercato di Londra,e il
principale contratto statunitense WTI in poco tempo hanno
raggiunto i massimi livelli da gennaio,per poi ridurre i
guadagni,rispettivamente del 2,4%,a 77,50 dollari al barile,e
del 2,5%,poco sotto i 76 dollari. Dall'inizio del conflitto,il
13 giugno,il Brent ha registrato un aumento del 13% mentre il
WTI ha consolidato i guadagni di circa il 10%.
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