2025-11-10 HaiPress

Un'organizzazione medica sudanese ha
accusato le Forze di supporto rapido (Rsf) paramilitari in Sudan
di aver portato avanti un "tentativo disperato" di nascondere le
prove delle uccisioni di massa nel Darfur bruciando i corpi o
seppellendoli in fosse comuni.
Secondo quanto riportato da Al Jazeera la Sudan Doctors Network
ha dichiarato che i paramilitari stanno raccogliendo "centinaia
di corpi" dalle strade di Al-Fashir,nella regione occidentale
del Darfur in Sudan,dopo la sanguinosa presa di controllo della
città il 26 ottobre,per cancellare le prove del massacro.
"Ciò che è accaduto a Al-Fashir non è un incidente isolato,
ma piuttosto un altro capitolo di un vero e proprio genocidio
perpetrato da Rsf,che viola palesemente tutte le norme
internazionali e religiose che proibiscono la mutilazione dei
cadaveri e garantiscono ai morti il ;;diritto a una sepoltura
dignitosa",si legge in una nota.
L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) stima
che 82.000 dei 260.000 abitanti totali di Al-Fashir siano
fuggiti dopo che le Rsf hanno conquistato l'ultima roccaforte
militare sudanese nella regione,tra segnalazioni di uccisioni
di massa,stupri e torture. Si ritiene che molti residenti siano
ancora intrappolati.
Affrontare le sfide di un mondo che invecchia con la potenza della genomica
Affrontare le sfide di un mondo che invecchia con la potenza della genomica
Israele approva 764 nuovi insediamenti in Cisgiordania, l'Anp condanna
Lo spread tra Btp e Bund chiude stabile a 69 punti
Borsa: l'Europa chiude fiacca in vista della Fed
Borsa: Milano chiude in calo dello 0,25%
©diritto d'autore2009-2020Notizie fresche